Un pneumatico non è mai uguale a un altro. Lo sa bene Alessandro De Martino, amministratore delegato di Continental Italia: “Nel nostro Paese si vendono circa 27 milioni di pneumatici l’anno”. Numeri neppure elevati: “I volumi sono calati molto dal 2012 a oggi”, continua De Martino. Anche se forse le industrie del settore possono tornano a sorridere: “C’è una leggera e graduale ripresa del mercato intorno al 2% l’anno”. Meno per i profitti visto che “i prezzi negli ultimi quattro anni sono sempre stati in ribasso, con un calo medio solo nel 2015 del 4%, dovuto alla diminuzione delle quotazione delle materie prime e per la crisi economica che costringe al risparmio”, continua De Martino.
Concorrenza sleale a discapito della sicurezza
Un risparmio che spinge però spesso verso l’illegalità ovvero “pneumatici usati che arrivano dall’estero senza garantire le idonee caratteristiche di frenata e il pagamento del dovuto contributo allo smaltimento, con inevitabili conseguenze sulla sicurezza e l’ambiente”. Concorrenza sleale che Continental cerca di sconfiggere con investimenti in ricerca e sviluppo pari al 6% del fatturato e la fondamentale strategia di informazione: “Forse finora l’errore dell’industria dei pneumatici è stato quello di non far conoscere in modo adeguato l’importanza di questo elemento nella vita di tutti i giorni. Solo ultimamente, grazie al sistema che a bordo di una vettura indica la loro pressione, i guidatori hanno iniziato a rendersi conto della responsabilità dello stato dei pneumatici”.
L'investimento in educazione
L'obiettivo per Continental è aumentare la consapevolezza dell’importanza delle “gomme”: “In quanti conoscono oggi la marca del pneumatico montato sulla loro auto oppure, i metri necessari alla frenata, le dimensioni del battistrada o, elettronica a parte, la pressione di gonfiaggio?” La stessa diffusione dei prodotti all seasons per tutte le stagioni che pur oggi vedono crescere la domanda, “sono una risposta di compromesso che privilegia la praticità ma che non garantisce le prestazioni di un invernale per la stagione fredda o di un estivo per quella calda”. Un investimento in educazione che passa anche per la diffusione di buoni consigli e indicazioni attraverso le scuola guida Aci Ready2go partner di Continental in Italia.
La spettacolarizzazione della guida autonoma
L’azienda tedesca non è solo pneumatici: l’altra sfida si chiama guida autonoma. Seppure con qualche dovuta precisazione: “In questi mesi abbiamo assistito a una eccessiva spettacolarizzazione dei sistemi che spingono l’auto a viaggiare da sola. Deve essere chiaro un aspetto: la guida autonoma non servirà per vedere Harry Potter mentre si è seduti al posto di guida, quanto per sfruttare al meglio tecnologie – in parte già esistenti – per garantire la massima sicurezza e il minor numero di emissioni”, spiega De Martino. L’incidente accaduto nei giorni scorsi a una Tesla ricorda anche che “questa eccessiva enfasi anche mediatica della tecnologia, spesso trascura le indicazioni d’uso che devono comunque esserci”. Precisazioni a parte per Continental, “la guida completamente autonoma potrà essere disponibile a partire dal 2025 sempre che nel frattempo, normative e infrastrutture siano adeguate a un mondo di auto che guidano da sole", conclude De Martino. Perché alla fine forse l'unico ostacolo è quello: riusciranno governi e comuni a tenere il passo dell'evoluzione tecnologica?