Telefonare, inviare e ricevere SMS, consultare i social network, scambiarsi foto e immortalarsi in un selfie: tutti comportamenti pericolosissimi alla guida, sia che si parli di auto private che di flotte. A confermarlo è la ricerca "La sicurezza delle flotte aziendali", effettuata da "Top Thousand", l'osservatorio sulla mobilità aziendale in italia, in collaborazione con Sumo Publishing e la rivista Fleet Magazine e divulgata oggi.
Giù le mani dal telefono
Capire quali siano i pericoli più imminenti per chi guida le flotte e trovare possibili soluzioni è lo scopo della ricerca che non discosta i propri risultati dalla situazione generale del Paese, fotografata dalla ricerca ACI - Istat e che ha già segnalato una grave inversione di tendenza, con le vittime della strada che dopo 15 anni hanno ripreso a crescere nel 2015.
Senza ombra di dubbio è il telefono il nemico pubblico numero uno anche per chi guida un'auto aziendale. Il 34 per cento dei fleet manager indica l'uso - a vario titolo - del cellulare come comportamento maggiormente pericoloso quando si è alla guida. Questo risultato è esattamente il doppio degli altri atteggiamenti ritenuti maggiormente a rischio che sono la disattenzione e l'alta velocità, entrambi accreditati del 17% di rischio.
A seguire altri pericoli come il sonno (9%), l'eccesso di sicurezza al volante (8%) e la stanchezza in generale (6%), mentre sono ormai considerati quasi irrisori, in termini di impatto ( in totale 3% ) altri comportamenti come il fumo in auto o il mancato uso delle cinture di sicurezza.
Sicurezza attiva e passiva
Individuati i pericoli maggiori, la ricerca approfondisce le possibili contromisure che le aziende possono prendere per rendere le proprie flotte maggiormente sicure. Proprio in considerazione del "pericolo telefono" la maggiore attività di contrasto si manifesta nell'adozione di sistemi integrati di comunicazione, come gli auricolari o il bluetooth. Questo anche in considerazione dei dati delle Forze dell'Ordine che confermano la crescita delle sanzioni e delle multe per chi non usa nessun sistema che lasci le mani libere.
Altri dispositivi considerati non scontati per aumentare la sicurezza sono gli airbag aggiuntivi (indicati dal 17% degli intervistati) e l'ABS (15%). Il 9% dei fleet manager poi considera elementi utili per la difesa dei guidatori i moderni i sistemi di frenata assistita e di assistenza al cambio corsia.
Guida sicura
Limitare i comportamenti pericolosi, riconoscere - attraverso ad esempio i sistemi di monitoraggio telematico delle performance di guida - le condotte da correggere e intervenire per prevenire i rischi sono il passaggio successivo per i fleet manager intervistati per la ricerca di "Top Thousand". Un terzo dei responsabili di flotta (33%) indica nei corsi di guida sicura la risposta migliore ai pericoli sulla strada, seguito da chi ritiene sufficiente l'inserimento del bluetooth (15%) e da chi si affida ai sistemi di sicurezza delle auto più moderne (15%).
Tra chi pensa che il corso di guida sicura sia la soluzione maggiormente consigliabile, il 38% crede che questa fiducia vada riposta in particolare nella capacità che si acquisisce di riconoscere ed evitare i pericoli. Il 21% ritiene che il vantaggio maggiore sia nella riduzione dei sinistri e dei comportamenti a rischio, il 13% pensa invece risieda nella maggiore conoscenza del mezzo e la stessa percentuale che sia la sensibilizzazione alla sicurezza.
Tema strategico
A commento della ricerca il Presidente di "Top Thousand", Riccardo Vitelli, ha sottolineato: "La sicurezza costituisce un tema strategico nella gestione delle flotte... Tecnologia smart e sicura a bordo e corsi di guida rappresentano per i fleet manager un prezioso supporto per migliorare la consapevolezza del driver e ridurre concretamente i sinistri".