Quasi i tre quarti dei guidatori americani sarebbero disposti a lasciare i comandi della propria auto ad un robot. E l'80% si dice favorevole a pagare un extra per avere un'auto che si muova da sola. Sono questi i risultati più eclatanti di una ricerca realizzata su un campione di 1.517 persone tra i 18 e i 65 anni negli States da parte dalla società di consulting Alix Partners. Chissà se il recente problema all'Autopilot di Tesla avrebbe cambiato il risultato.
Dato in controtendenza
Per la precisione la percentuale di quanti sarebbero disposti a sedersi dietro un volante lasciando però che fosse il robot a guidarli è, nella ricerca appena effettuata, del 73%. Un numero molto alto e che sale ancora fino a toccare il 90% quando si chiede agli automobilisti se sarebbero disposti a lasciare almeno temporaneamente i comandi all'intelligenza artificiale. Si tratta di una prima volta in assoluto in quanto, finora, i guidatori americani si erano dimostrati piuttosto scettici al riguardo. Poco più di un un mese fa analoga ricerca condotta dal Michigan Transportation Research Institute aveva evidenziato come solo il 16% degli intervistati avrebbe ceduto i comandi al robot e il 46% dichiarava di non voler avere nulla a che fare con questa tecnologia.
Auto che conquista
Il responsabile della Alix Partners, Mark Wakefield, ha detto commentando la ricerca: "I dati che avevamo finora contraddicevano le storie che i progettisti delle auto autonome raccontavano. La loro esperienza confermava che chi si avvicinava al mondo delle vetture robot ne rimaneva affascinato, al punto da dover essere spinto dai tecnici a mettere le mani sul volante. La tecnologia, l'ingegneristica di queste auto mette tutti a proprio agio. In realtà spesso si sono demonizzate le auto a guida autonoma, presentando scenari apocalittici, i peggiori possibili. Noi abbiamo dimostrato che la realtà è diversa e che la gran parte dei conducenti apprezza le novità".
Corpo classico, mente innovativa
Altro aspetto interessante di questa ricerca è quello sulla fiducia nei costruttori espressa dagli intervistati. Il 27% del campione vorrebbe che queste auto venissero realizzate dalle 3 sorelle di Detroit, Ford, General Motors e Fiat Chrysler, il 26% si affiderebbe alle tradizionali compagnie giapponesi, il 12% alle case europee e soltanto il 24% alle menti innovative della Silicon Valley. Le cose cambiano, però, quando si tratta di indicare a chi affidare lo sviluppo tecnologico dell'intelligenza delle auto robot. in questo settore la Silicon trionfa e viene indicata come soluzione ideale dal 41% degli intervistati.
Nomi nuovi al lavoro
Chiamati a indicare chi stia lavorando al meglio sulla tecnologia delle auto robot gli americani hanno in maggioranza fatto due nomi, quello di Google ( il 42%) e quello di Tesla (23%), mentre il costruttore tradizionale più citato, Ford, si è fermato al 5%. "Questo risultato si spiega - dice Wakefield - con il grande risalto che la sperimentazione delle Google Car sta avendo negli Stati Uniti e col fascino delle soluzioni con auto pilota proposte da Tesla".