Da polveroso e grigio piazzale d'asfalto a lussureggiante e divertente parco del traffico in miniatura, per insegnare le regole agli utenti della strada in tenera età. La "magica" trasformazione è avvenuta in una scuola dell'infanzia romana, "Il giardino di Roma", alla periferia nord della città, per opera di Linaria, associazione no profit impegnata nella promozione della biodiversità e sostenibilità ambientale.
Un parco traffico del divertimento
L'idea, nata dalla mente creativa di Michela Pasquali, architetto paesaggista fondatrice dell'associazione, è stata realizzata su suggerimento delle insegnanti, tutte di estrazione "montessoriana", con lo scopo di creare un ambiente ludico-ricreativo ma al tempo stesso ad alta valenza didattico-educativa. "La nostra mission", sottolinea l'architetto Pasquali "è lo sviluppo di progetti green per la creazione di innovative e funzionali aree urbane da condividere con la collettività". "In questo caso", ha aggiunto, "abbiamo reso lo spazio antistante a questo asilo un sito da adibire a compiti di educazione stradale. Il messaggio è insegnare a questa giovanissima comunità che la strada è un bene culturale e sociale di cui tutti possono godere, ma è anche un luogo che può diventare denso di pericoli se non si rispettano norme corrette di comportamento".
Le regole del gioco
Ed è così che è nata questa location composta da una pista ciclabile e un piccolo percorso stradale, con tanto di segnali orizzontali e verticali, a ognuno dei quali è stata abbinata una regola del gioco dell'Oca. "Ci siamo resi conto che, trattandosi di bimbi molto piccoli, sarebbe stato difficile per loro interpretare i cartelli stradali", ci ha spiegato Claudia Coscarella, responsabile Comunicazione di Linaria. "Viceversa, sarebbe stato più agile per loro imparare i comportamenti corretti da tenere sulla strada associando i segnali alle regole di un gioco. E il più intuitivo ci è sembrato proprio il gioco dell'Oca".
Il cartello-legenda affisso nel nuovo mini parco traffico dell'asilo ne riporta le istruzioni. Per esempio, il semaforo rosso corrisponde a fermarsi per due turni, al giallo o sulle strisce si salta un turno, al verde si può procedere di quattro caselle mentre, se c'è un un divieto di sosta, occorre tornare al punto di partenza. "Un'iniziativa unica e straordinaria", conclude la responsabile della Comunicazione, "realizzata in appena un giorno lavorativo e che, con il sostegno di partner interessati all’argomento, abbiamo in programma di esportare in altre scuole della città".