“La FormulaE non sarà mai più veloce della Formula1. Non è questa la sfida che interpreta”. Lo dichiara il campione del mondo di F1, Alain Prost, fondatore della squadra Renault e.dams oggi al vertice della classifica della FormulaE, rispondendo a una nostra domanda durante la FIA Sport Conference, organizzata a Torino dalla Federazione Internazionale dell’Automobile in collaborazione con ACI.
"F1 non è più in grado di affascinare i giovani"
Forte dell’esperienza di chi è stato un protagonista della massima serie delle competizioni motoristiche, Prost ammette che “rispetto al passato la F1 non è più in grado di affascinare le giovani generazioni, a causa delle decisioni non sempre felici intraprese negli ultimi 20 anni. Ci sono tante cose da cambiare ed è molto difficile farlo velocemente. Va deciso prima di tutto se fermarsi e ricominciare tutto da capo con qualcosa di nuovo oppure operare rapidi e precisi cambiamenti”.
L'audience non è un problema
“Una cosa della quale sono profondamente convinto – continua Prost – è che non dobbiamo preoccuparci eccessivamente dell’audience: nel 1984 un GP di F1 sul primo canale francese TF1 contava 7,7 milioni di spettatori. Oggi, dopo 30 anni e l’avvento delle pay tv, la stessa emittente registra 8.000 spettatori con la stessa corsa. Se è vero che il rapporto economico tra lo sport automobilistico e la pay per view è compromesso dalla difficoltà delle squadre nella negoziazione dei diritti, è pur vero che ci sono sempre meno persone davanti la tv, soprattutto tra i giovani catturati da smartphone ed internet. E’ impensabile tornare ai numeri di audience tv di una volta: meglio puntare su nuovi canali per coinvolgere ed appassionare i ragazzi”.
Più spettacolo, soprattutto in pista
Per risolvere le criticità il campione transpalpino punta sullo spettacolo in pista prima ancora che in tv: “F1 e campionati principali vanno resi più spettacolari, curando ogni aspetto di questo sport e non solo le singole corse. Le gare dovrebbero svolgersi su tracciati più corti, all’interno di grandi spazi dove gli spettatori possano vedere l’intera pista e seguire l’evoluzione di tutto il gp, minuto per minuto, stando comodamente seduti al loro posto. Soprattutto la Formula1 dovrebbe diventare più popolare con biglietti molto meno cari, perché è ovvio che uno sport elitario richiama meno gente negli autodromi e compromette la popolarità del circus”.
4 titoli mondiali, come Vettel
Alain Prost ha vinto quattro titoli mondiali in F1, aggiudicandosi 1 gp ogni 4 disputati: stessi numeri di Sebastian Vettel, oggi al volante di una Ferrari come lui 26 anni fa. “Non credo sia possibile paragonare i piloti con lo stesso numero di vittorie – sottolineato il francese – perché così facendo io non avrei nulla in comune con Ayrton Senna o Nicky Lauda. Ma c’è comunque qualcosa che accomuna chi ha vinto più di un campionato: il talento, tanto per cominciare, così come la capacità di lavorare all’interno di uno o più team. Vettel ha conseguito quattro titoli in una squadra diversa da quella dove corre oggi e anche io ho vinto i miei campionati in due team diversi. Comunque è difficile confrontare piloti di generazioni diverse”.