Come sarà la mobilità del futuro? Super tecnologica e molto intelligente, partendo dalle infrastrutture esistenti che dovranno essere sottoposte a un completo restyling digitale. Lo ha detto a chiare lettere Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), in un convegno su "Smart road, veicoli connessi e mobilità del futuro". "Quella dell'innovazione digitale è una sfida che accogliamo per il futuro del Paese", ha sottolineato il ministro, aggiungendo che è l'elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi infrastrutturali previsti dall'Allegato al DEF 2016 (il Documento economico finanziario del governo) e dal Piano nazionale ITS.
Strade "parlanti" e sicure
Pianificazione a parte, è questa la "position paper" del governo: "Non possiamo più considerare le strade solo dei nastri d'asfalto, delle opere materiali - ha spiegato il ministro - ma come strumenti in grado di dialogare con gli utenti, di generare dati e servizi, di semplificare la mobilità di merci e persone, di abbattere i costi e aumentare la sicurezza. Bastano una serie di applicazioni tecnologiche che possono essere introdotte anche in fase di manutenzione e non solo di realizzazione ex novo di un'opera".
Senza investimenti, niente concessioni
Ecco perché la dotazione di opere "intelligenti oltre che utili", deve procedere al più presto e a condizioni chiare per tutti i soggetti. Un chiaro monito per i concessionari. "Gli investimenti tecnologici - ha scandito Delrio - saranno una premessa fondamentale per il rinnovo delle concessioni autostradali. Stiamo decidendo tempi e modi, ma sapete che facciamo in fretta". Vale per Anas (attraverso le risorse stanziate nel Contratto di programma dello scorso febbraio con il MIT), vale per le società di gestione delle autostrade (con gli incassi dei pedaggi).
Si parte subito, ha promesso il ministro: entro il mese di luglio saranno definiti gli standard minimi da applicare per la digitalizzazione e per la fine dell'anno, dopo un paio di incontri interlocutori e di approfondimento con gli operatori del settore, si prevede la formalizzazione del Piano.
Connessioni benefiche tra porti, città, strade e industrie
Un progetto che ha individuato 4 ambiti di applicazione: porti e aeroporti (per l'accessibilità a tutti i territori, Europa e Mediterraneo compresi), le aree urbane (per aumentare qualità della vita e competitività nelle città), la mobilità generale (sostenibile e sicura), le industrie (con i necessari servizi di supporto alle nuove infrastrutture).
Auto autonoma e sempre più in sharing
Non c'è tempo da perdere: gli incidenti stradali sono tornati a crescere in tutta Europa "mentre un mondo senza incidenti - ha concluso il ministro - è possibile da subito grazie alla tecnologia e alla guida autonoma, dove il conducente non è più il mediatore tra il veicolo e la strada. L'auto sarà sempre più connessa, intermodale e condivisa, sempre meno di proprietà. Gli altri Paesi sono già in fase di avanzata sperimentazione delle tecnologie, come Inghilterra e Germania. Dobbiamo adeguarci e, chissà: la Salerno-Reggio Calabria da autostrada vecchia e obsoleta, potrebbe trasformarsi in modello d'innovazione".