La Tesla di Elon Musk corre a batteria, allungando sempre più l’autonomia dei propri modelli e inzeppandoli di tecnologia con sistemi di guida semiautonoma avanzati come l’Autopilot. Nei piccoli numeri di vendita (55.000 unità nel 2015) il costruttore non dovrebbe spaventare, ma è diventato lo stesso un concorrente temibile in particolare dei marchi premium, sia per un modus operandi avanzato in termini di tecnologia che per la capacità di fare soldi in borsa.
Trazione integrale
La Tesla Model X è un suv a propulsione esclusivamente elettrica, ha trazione integrale, sette posti o sei, e una velocità massima dichiarata di 250 chilometri. E’ solo sul mercato, anche se al prossimo Salone di Parigi in settembre la Mercedes dovrebbe presentare un concept analogo per tipo di carrozzeria e a zero emissioni. In Italia e in Europa, Model X arriverà entro l’estate (già configurabile e ordinabile sul sito), in tre versioni diverse: la 75D , autonomia dichiarata con una sola carica di 417 chilometri e un prezzo di 98.600 euro, la 90D con 489 chilometri di autonomia e un prezzo di 112.100 euro, la P90D (P indica i modelli più sportivi) che ha stessa autonomia dichiarata dell’altra ma che con il sistema chiamato Ludicrous Speed Upgrade (sulla Porsche si chiama Launch Control) dichiara 3,4 secondi negli 0-100, nonostante un peso di 2.468 chili e una lunghezza di 5 metri e 02. Un proiettile a forma di carro armato, grazie a una coppia di 967 newtonmetri.
Obiettivi di vendita
La Tesla non dà mai obiettivi di vendita, tranne Musk in persona che ha annunciato in modo roboante che entro il 2018 (e non più il 2020) vuole piazzare 500.000 veicoli nel mondo. Pur avendo in gamma soltanto la grande berlina Model S su cui è nata la Model X e, dal 2017, la più accessibile Model 3.