Entro il 2035 circoleranno sulle strade del mondo 21 milioni di auto a guida autonoma. Il mercato globale si espanderà con volumi fino a 600.000 veicoli venduti nel 2025, per registrare un boom negli anni successivi con tassi di crescita fino al 43%, grazie anche al successo del car sharing. La previsione è contenuta nell’ultimo sudio di IHS Automotive, società di ricerche americana quotata a Wall Street e operativa in 33 Paesi con 9.000 impiegati. Proprio IHS aveva stimato meno di sei mesi fa un totale di 10 milioni di veicoli elettrici entro il 2035: l’iniezione di ottimismo che ha portato a raddoppiare i numeri è imputabile al miglioramento della congiuntura economica e gli investimenti sempre crescenti in tecnologia di tutto il comparto automotive, non soltanto da parte delle Case automobilistiche.
Nasceranno nuovi segmenti
“La mobilità del futuro sarà interamente connessa – evidenzia Jeremy Carlson, analista di IHS Automotive - e combinerà diverse modalità e tecnologie. I veicoli a guida autonoma avranno un ruolo centrale nelle scelte dei consumatori ma anche delle industrie: nasceranno nuovi segmenti che si affiancheranno a quelli tradizionali e gli automobilisti avranno a disposizione un ventaglio di opzioni più ampio tra l’offerta di trasporto pubblico e le forme di mobilità privata, incrementando soprattutto l’utilizzo dei mezzi elettrici”.
I terreni di sfida
Secondo IHS, la tecnologia terrà sempre più conto dei rischi derivanti dall’affidabilità dei software e dai possibili attacchi di hacker. Se la cybersecurity è una sfida continua per l’industria, i sistemi normativi nazionali ed internazionali sono chiamati a sviluppare il tessuto legislativo che dovrà regolare la produzione e la circolazione dei veicoli a guida autonoma. Il mercato si sta già muovendo e sono evidenti le opportunità di business per chi è più pronto a interpretare e magari guidare il cambiamento. Il mondo industriale ha una nuova faccia e le aziende che approcceranno tardi o male alla guida autonoma sono destinate a rimanere pericolosamente indietro.
Così nel mondo
Gli Stati Uniti sono i protagonisti nello sviluppo anche commerciale della guida autonoma, favoriti da una maggiore rapidità di azione nell’elaborazione delle più idonee risposte sotto il profilo legislativo ed assicurativo. Già nei prossimi cinque anni saranno migliaia le auto robot vendute negli USA, con incrementi medi annui del 4,5% delle immatricolazioni a partire dal 2020. L’Europa rimane comunque il mercato di riferimento, con 4,2 milioni di veicoli entro il 2035, soprattutto nel segmento premium. Anche il Giappone è in prima linea e le Olimpiadi di Tokyo del 2020 favoriranno gli investimenti industriali: entro 19 anni i veicoli a guida autonoma in Corea e nel Paese del Sol Levante saranno 1,2 milioni. La Cina sconterà una risposta organica inizialmente più lenta, ma nel 2035 si conteranno 5,7 milioni di auto equipaggiate con sistemi più o meno completi di guida autonoma. Medio Oriente e Africa sfioreranno la soglia di 1 milione di veicoli.