La prossima volta che sarete incastrati in un gigantesco ingorgo e sentirete un nuovo clacson aggiungersi all'assordante coro che normalmente fa da accompagnamento sonoro a queste situazioni, guardatevi bene intorno: a suonarlo potrebbe essere non un automobilista nervoso ma un robot.
La novità viene da Google: i tecnici che lavorano alle auto a guida autonoma hanno insegnato ai loro mezzi a riconoscere il pericolo e, se questo è utile alla sicurezza di tutti, a suonare il clacson per avvertire gli altri dell'incombente rischio. Come le auto degli ultimi due secoli.
Calma e pazienza
Il report mensile dell'azienda californiana sullo sviluppo dell'auto robot spiega - non senza una certa dose di ironia - che l'auto autonoma imparerà a distinguere il pericolo reale dai cosiddetti "falsi positivi" e a reagire: "...come un guidatore paziente ed esperto". Se un'altra auto invaderà la corsia di quella guidata dal robot o se un automobilista si impegnerà all'improvviso in una conversione a U, l'auto senza conducente reagirà segnalando la situazione.
Un suono per ogni pericolo
I tecnici sono arrivati a questo risultato viaggiando insieme all'auto robot e facendo suonare un allarme all'interno della macchina in caso di rischio di impatto. A quel punto hanno preso nota di ogni volta in cui le auto si sono comportate come un "guidatore paziente" e hanno affinato il software per perfezionare questo comportamento.
Dopo alcune prove le auto robot sono state dotate di un clacson esterno e addirittura si è arrivati a dotare il mezzo di un suono diverso a seconda delle situazioni che deve affrontare. Quindi se un'auto sta lentamente avvicinandosi in retromarcia, l'auto autonoma la avverte con un delicato colpo di clacson, ma se il pericolo è grande e vicino, la reazione è molto più "rumorosa".