In maggio sono state immatricolate in Italia 187.631 autovetture, con un incremento sullo stesso mese del 2015 del 27,29%. Se è vero che il maggio 2015 con cui si fa il confronto aveva due giornate lavorate in meno, questa crescita robusta va comunque attribuita alla spinta della domanda di sostituzione arretrata. Che riguarda quasi tutti i costruttori, con punte clamorose alla Jaguar (+215,58%) e a scendere alla Honda (+121,79%), alla Renault (+70,68%), a Jeep (+60,92%). Bene anche i marchi Fiat (+32,99%) e Volkswagen (+12,67%).
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, la crescita del mercato dell’auto ha “basi solide”, nonostante la ripresa economica stenti a decollare. Secondo il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, “è giusto ammettere che questo mese ci aspettavamo un rallentamento. Probabilmente le promozioni continuano a raccogliere il consenso dei clienti, come pure il super ammortamento per le aziende. Però crediamo ci sia anche dell’altro, ossia una forte pressione delle case su canali come il noleggio e le kilometri zero. Questo perché sul fronte degli ordini di maggio non abbiamo riscontrato l’effervescenza delle targhe”. “Il mercato italiano sta andando a gonfie vele - ha commentato Massimo Nordio Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - spinto, nelle vendite alle famiglie, dalle fortissime azioni commerciali offerte dalle Case con le proprie Reti, che però agiscono su poco meno del 60% delle immatricolazioni totali del mercato”.
Mercato boom 2016?
Nei primi cinque mesi dell’anno, dunque, il consuntivo tocca quota 875.778 con un incremento del 20,51%. Proiettando questo tasso di crescita sull’intero anno si ottiene un volume di immatricolazioni di 1.900.000, superiore a tutte le previsioni formulate alla fine dello scorso anno. Ma non da scommetterci.