Il gruppo Volkswagen ha chiuso il primo trimestre dell'anno con profitti in crescita del 3,4%, a 3,44 miliardi di euro rispetto ai 3,33 dello stesso periodo dell'anno scorso. Il fatturato è invece sceso del 3,4% a 51 miliardi. Sono risultati migliori del previsto, secondo diversi analisti, tant'è che la borsa di Francoforte ha premiato il titolo con uno 0,8% in apertura.
"Anno di transizione"
"Abbiamo ottenuto risultati rispettabili in difficili condizioni", ha sottolineato il numero uno Matthias Mueller, aggiungendo che il 2016 sarà per il gruppo "un anno di transizione" per riportare la nave - finita nella tempesta del software truccato alle emissioni nel settembre scorso - ben sopra la linea di galleggiamento. Ad aiutare i conti del gruppo, che l'anno scorso ha chiuso un bilancio in rosso dopo avere accantonato 16,2 miliardi di euro per affrontare i costi dello scandalo dei motori diesel di 11 milioni di veicoli, sono state ancora una volta le vendite in Cina e i margini crescenti in Europa, dove il mercato continua a tirare.
Il marchio Volkswagen soffre
Per il gruppo, la strada resta in salita, considerando che la partita con le autorità americane non sarà affrontata e chiusa prima della fine di giugno e che in Europa dovrebbero scattare i richiami non prima della fine dell'anno. Il marchio Volkswagen, cuore del gruppo, continua a soffrire più degli altri gli effetti dello scandalo: nel primo trimestre 2016, il profitto operativo è crollato a 73 milioni dai 514 dell'anno scorso, con un margine misero dello 0,3%.
Porsche e Skoda, per contro, continuano a dare le migliori notizie a Mueller. Le sportive hanno aumentato il margine operativo al 16,6 dal 15,1%, il marchio di Boemia al 9,3 dal 7,6. Risultati invece in linea con quelli dell'anno scorso per Audi e negativi per Bentley.