Dopo l'accordo dello scorso 14 dicembre, il controllo di Pininfarina (per la precisione, il 76% della società) passa in queste ore dalla Pincar, la holding di famiglia fondatrice, al gruppo indiano Mahindra, attraverso PF Holdings. Lo ha annunciato la stessa Pincar, fissando a 1,10 euro il valore delle azioni Pininfarina che passeranno di mano con una offerta pubblica di acquisto totalitaria e obbligatoria.
Mahindra si impegna a investire 20 milioni mediante un aumento di capitale di Pininfarina, da offrire a tutti gli azionisti, entro la fine del 2016. Nel consiglio di amministrazione saranno confermati (dopo delle dimissioni di rito) i ruoli di Paolo Pininfarina e Silvio Angori come presidente e amministratore delegato.
L'accordo, ha commentato all'agenzia Radiocor Paolo Pininfarina, "rappresenta un passaggio fondamentale nella storia della Pininfarina. Con il supporto dell'investitore la società viene ad avere la solidità finanziaria e patrimoniale indispensabile per tornare ad investire, crescere, innovare ed essere competitiva sul mercato globale. Il tutto avviene confermando il radicamento nel territorio in termini di governo societario, centro direzionale, competenze di stile e ingegneria, nonché di marchio. La Pininfarina manterrà intatte la sua identità e la sua visione aziendale, nel rispetto di una tradizione e di una storia di oltre 85 anni".