La General Motors aggiungerà una linea di produzione nella sua fabbrica di Flint nel 2017 della Chevrolet Silverado 1500, oggi prodotta in Messico. La notizia è di fonte sindacale, secondo cui è stato il mercato a chiedere l'aumento della produzione di un veicolo che nello stabilimento del Michigan va ad affiancarsi a un altro modello Silverado e al pick up GMC Sierra.
"Assoluta disgrazia"
Il primo costruttore di Detroit non ha voluto commentare la notizia, che tuttavia arriva pochi giorni dopo la dura polemica del candidato repubblicano Donald Trump contro la Ford, accusata di portare via produzione e dunque lavoro dagli Stati Uniti costruendo una nuova fabbrica in Messico. "E' una assoluta disgrazia", ha detto il discusso front runner conservatore, che ha promesso di bloccare l'operazione se verrà eletto presidente.
Bill Ford, presidente del gruppo omonimo, gli ha risposto per le rime ma è evidente che, dopo la luna di miele fra le Big Three di Detroit e l'Amministrazione Obama (nata nel 2009 con il salvataggio dalla bancarotta con soldi pubblici di GM e Chrysler), se alla Casa Bianca salisse uno come Trump, i rapporti sarebbero destinati a cambiare.
La Chrysler di Marchionne
Sergio Marchionne, numero uno di Fiat Chrysler, ha annunciato alla fine dell'anno scorso una nuova strategia che prevede lo spostamento della produzione di berline del gruppo in Messico, perché meno remunerative. E spingendo invece negli Stati Uniti la fabbricazione di suv e light trucks, i modelli storicamente che più piaccono ai consumatori locali e che continuano ad andare forte sul mercato anche grazie al calo del prezzo del greggio.