Nel primo quadrimestre 2016, gli automobilisti hanno speso 2,4 miliardi di euro in meno in carburanti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, su un esborso complessivo annuo di oltre 40 miliardi di euro in rifornimenti. Il risparmio è dovuto a un lieve calo dei consumi (-0,6%) e a una più rilevante riduzione del prezzo alla pompa di benzina (-8,6%) e gasolio (-14,6%).
Occhio ai listini
Il conto è stilato dal Centro Studi Promotor, che però avverte anche dei recenti rialzi nei listini delle compagnie petrolifere: da febbraio a metà maggio il prezzo medio della benzina è salito da 1,361 a 1,445 euro/litro, mentre il gasolio è passato da 1,199 a 1,274 euro/litro.
Incrociando i dati Promotor con quelli dell’Osservatorio ANAS che evidenziano un sostanziale aumento del traffico sulla rete stradale, si deduce che la contrazione dei consumi non è imputabile alla riduzione delle percorrenze medie, bensì alla ripresa del mercato dell’auto che ha favorito l’ammodernamento del parco circolante con veicoli di nuova generazione in grado di abbattere consumi ed emissioni, con un risparmio per l’ambiente oltre che per il portafogli.
I dati ACI
Ciò trova conferma anche nei numeri dell’Annuario Statistico ACI: negli ultimi 13 anni la domanda di benzina è diminuita di oltre il 50%, attestandosi intorno a 7,5 milioni di tonnellate annue; il gasolio - che risente anche dell’autotrasporto - è stabile a 22,4 milioni di tonnellate mentre il consumo di gpl è cresciuto di oltre il 30% raggiungendo 1,5 milioni di tonnellate.