Il futuro passa per Pittsburgh. E si chiama ancora guida autonoma. Innovazione che ormai è ben più che una semplice operazione di marketing. Lo dimostra il caso di Uber, che svela nella città della Pennsylvania cosa ci attenderà nei prossimi mesi: taxi robot in circolazione nelle nostre strade, pronti a portarci in massima sicurezza a destinazione.
Il servizio di taxi gestito con una semplice app ha iniziato a "Pitt" la sperimentazione di auto senza conducente con una Ford Fusion ibrida realizzata insieme al locale Advanced Technologies Center (ATC). L’obiettivo è chiaro: testare su strada reale l’intelligenza artificiale in grado di connettere sensori, radar, laser, camere e mappe per guidare come e meglio dell’uomo. Non sarà difficile. Almeno a vedere i numeri: 1,3 milioni di persone muoiono ogni anno in incidenti stradali, il 94% per cause imputabile ad errore umano.
La notizia coincide con un'altra di segno opposto che riguarda sempre l'atttività di Uber. Secondo la polizia di Londra, negli ultimi 12 mesi sono stati denunciati 32 casi di violenza sessuale e rapina nei confronti di clienti donne da parte di alcuni autisti. Non è la prima volta che la società californiana viene accusata di sessismo e violenze da parte di alcuni suoi autisti nel mondo. Il taxi robot cambierà le cose, ma da subito leggi e civiltà vanno rispettate da tutti.