Leverkusen – Jeff Guyton, il numero uno di Madza in Europa, è americano. 49 anni, una carriera in Ford alle spalle, poi “ufficiale di collegamento” tra Mazda e l'Ovale Blu quando una parte del capitale del costruttore giapponese era controllato dal colosso americano. Parla perfettamente il giapponese e dirige le operazioni europee della casa di Hiroshima dal 2009. Da poco, è stato promosso – unico occidentale – al grado di senior nella cerchia degli eletti dell'Executive Committee.
Mazda, piccoli è bello.
Togliamoci due “pensieri”: l'accordo con FCA per la produzione della Fiat 124 spider ed il dieselgate.
Sono pronto. Ma voglio premettere una cosa: sulle emissioni noi siamo in regola con le leggi in tutto il mondo.
Mazda fabbricherà auto in Europa, in particolare in Italia?
No. Non è nei piani.
Quindi c'è solo una contropartita economica: voi producete per FCA e venite pagati?
La nostra collaborazione porta vantaggi ad entrambi perché i clienti nostri sono diversi dai loro. Grazie all'accordo, Mazda ha avuto più risorse a disposizione per sviluppare ancora meglio la nuova MX-5 con un beneficio anche per FCA.
Altri accordi in vista?
Abbiamo diverse cooperazioni. Con Toyota, con Nissan, con Suzuki.
C'è ancora spazio per i costruttori piccoli, come Mazda?
Vuole sapere una cosa? Facciamo più economie di scala adesso rispetto a quando eravamo con Ford. Allora c'era la scala, ma non l'economia. Non per noi, almeno.
Sembra incredibile.
Non posso fare un ragionamento per tutti, ma analizzo il nostro caso. Oggi la nostra redditività è maggiore: tra l'ultimo modello 'congiunto' ed il primo interamente nostro abbiamo ridotto i costi ed aumentato la profittabilità. Magari è anche una questione di dimensioni, ma i nostri numeri confermano quello che le dico.
Avete un futuro perché avete imparato ad essere efficienti?
Avremo un futuro fino a quando faremo le cose in modo diverso.
Così arriviamo al dieselgate...
Non mi sento di parlare per gli altri, ma è evidente che il ciclo di misurazione attuale è superato... E pensare che era stato sviluppato proprio per le NOx. Solo che sono cambiate le abitudini degli automobilisti e si è moltiplicato il numero delle auto.
Allora non restano che l'elettrico o l'ibrido?
È il nocciolo della questione e noi abbiamo un approccio differente. La nostra filosofia è quella di aggiornamenti costanti. Ho saputo che negli Stati Uniti il motore a combustione analizzato dalle autorità con la migliore efficienza termoidraulica raggiungeva il 38%. E, per inciso, a me risulta che fosse nostro. Magari nel frattempo le cose sono cambiate, ma il punto è un altro.
Quale?
Noi vogliamo raggiungere il 50% di efficienza. Che significherebbe ridurre emissioni e consumi di un terzo, come è negli obiettivi generali, ma non facendo pagare il conto alla collettività.
Si spieghi, per cortesia.
Mazda vuole migliorare quello che esiste ed ha dimostrato di saperlo fare, anche nella verniciatura, per capirci. Altri si sono buttati sull'elettrico e sull'ibrido in un mercato che ancora non esiste. E che è incentivato. Noi vogliamo aumentare l'efficienza di un terzo, gli altri ridurre le emissioni totali abbattendo quelle di una parte della flotta.
Mazda non farà auto elettriche?
Non ho detto questo, anche perché alcuni mercati vogliono auto a zero emissioni su strada. Penso ai Paesi Bassi o alla California. Stiamo sviluppando delle soluzioni. E prima che me lo chieda le dico già che ne parleremo a tempo debito. Entro il 2020 di sicuro.
L'elettrico è una bufala?
Il punto è un altro. La politica dica qual è l'obiettivo, ma non come raggiungerlo.
Forse la politica avrebbe dovuto imporsi anche prima, non trova?
C'è una storia che gira e che mi piace raccontare. Nel distretto di Delhi, in India, i cobra erano un problema: troppi morsi, troppi morti. Le autorità decisero che la piaga andava combattuta. E dissero che avrebbero pagato una taglia per ogni serpente ucciso. Sa cosa accadde? Che nacquero allevamenti di cobra. Non è finita. Le autorità smisero di pagare la taglia e gli allevatori di cobra non trovarono di meglio che liberare gli animali con il risultato che il problema è rimasto irrisolto.
Quindi?
La politica indichi l'obiettivi senza pregiudizi, lasci ai 'tecnici' trovare le soluzioni più idonee e poi le verifichi assieme al mercato.
E lei crede che funzionerebbe?
Cosa vuole che le dica? Noi, in Mazda, vogliamo fare le cose meglio. E pensiamo diversamente. Per noi ha già funzionato".
Fin qui Guyton. Che ci congeda con un ricordo di Andrea Fiaschetti, amministratore delegato di Mazda Italia, scomparso improvvisamente lunedì scorso. “Era un collega e un amico per molti di noi. Ci mancheranno la sua personalità affabile, la sua energia, il suo entusiasmo e la sua incredibile passione per il lavoro e per Mazda”.