Un milione di ibride vendute vendute negli ultimi nove mesi, per partorire la cifra complessiva di 9 milioni di ibride vendute a livello mondiale. Al 30 aprile scorso, 9.014 milioni per essere esatti. È quanto annunciato da Toyota Motor Corporation, che sui veicoli a doppia alimentazione – benzina ed elettrico – ha scommesso dal lontano 1997 con la prima Prius, seguita in ritardo oggi da molti costruttori.
In Italia +50,8%
Un primato mondiale che riguarda da vicino anche l’Europa, dove (dati Anfia), il mercato dell’ibrido è crescita del 29,7% nel 2016 con una quota del 42,2% (era del 36% nel 2015). E in particolare l’Italia: l’incremento per Toyota nel settore è stato pari al 50,8% nel primo quadrimestre, con una quota di oltre il 41% delle vendite complessive del marchio. Lexus (nella foto), il brand di lusso del gruppo con una gamma 100% ibrida, ha raggiunto le 1.200 unità vendute, segnando un +19% rispetto allo stesso periodo dell’scorso anno.
L’obiettivo è di crescere ancora sul mercato dei veicoli a minore impatto ambientale, sviluppando contemporaneamente quelli a zero emissioni con l’idrogeno. Già dallo scorso anno, Toyota ha messo in vendita altri modelli ibridi negli Stati Uniti e in Cina, ha avviato la commercializzazione della quarta generazione della Prius e la versione ibrida del RAV4. Ad oggi, Toyota commercializza 33 differenti modelli ibridi ed un modello plug-in in 90 diversi mercati.
Obiettivo 2020
La strategia di ampliare esponenzialmente la propria gamma ibrida, per raggiungere vendite annuali pari ad 1,5 milioni di unità e cumulative pari a 15 milioni entro il 2020, risponde all’obiettivo fissato dal Toyota Environmental Challenge 2050, annunciato nell’ottobre del 2015 e volto a minimizzare l’impatto ambientale delle automobili puntando alla creazione di una società completamente sostenibile. Prossimo appuntamento con l’ibrido, 10 milioni. Presumibilmente nel 2017.