L’auto corre. E non si ferma più. Almeno negli Stati Uniti. Almeno secondo le previsioni di Bank of America - Merrill Lynch: entro il 2018 le immatricolazioni in Usa raggiungeranno quota 20 milioni, rispetto alle 17,5 milioni dello scorso anno.
Oltre al buon andamento dell’economia americana, a spingere le vendite sarebbero per il report, le 58 novità previste ogni anno da qui al 2018, rispetto ai 38 lanci che in media finora sono stati registrati annualmente. Nessun influenza sulle vendite è prevista a causa della diffusione di sistemi di condivisione come il car sharing o di servizi di taxi tramite app diffusi come Uber e Lyft.
In particolare lo studio della banca d’affari prevede che le “Big Three” di casa ovvero FCA, Ford e GM sostituiranno tra l’84 e l’88% della loro intera gamma tra il 2017 e il 2020. La più attiva sarà GM con il 22% del listino cambiato ogni anno, con particolare attenzione ai suv e trucks come dimostra il lancio dei nuovi Chevrolet Silverado e GMC Sierra entro il 2018. In evidenza nei prossimi anni anche Honda che rinnoverà completamente il suo (ridotto) portafoglio di modelli con l’arrivo delle nuove Civic, Accord, CR-V e Pilot.
Qualche perplessità per FCA: se i lanci previsti nei prossimi anni di modelli importanti come Chrysler Pacifica, Maserati Levante, Ram 1500, insieme alle nuove generazioni Jeep di Patriot, Compass e Wrangler, gli analisti prevedono qualche problema in più in assenza di una partnership importante per le più compatte Dodge Dart, and Chrysler 200. Comunque vada, almeno a vedere il report, oltreoceano sarà un successo.