Ci siamo. Stiamo per diventare piloti di auto autonome: parlo di una parte di noi Londoners, abitanti della capitale inglese. In particolare i nostri vicini di casa di Greenwich, un bellissimo sobborgo verde a sud della città. Iscrivendosi ad un elenco di volontari, i cittadini di Greenwich parteciperanno al progetto del Ministero dei Trasporti chiamato GATEway e faranno da “cavie” alla sperimentazione su strada pubblica delle auto elettriche totalmente autonome.
A bordo
Saranno proprio loro a salire a bordo di auto robot, a partire dal prossimo luglio, per un periodo di sperimentazione su strada che durerà per i successivi tre mesi. Una volta effettuato il test di guida nel quartiere i volontari risponderanno ad una serie di quesiti online sull’esperienza che hanno avuto e potranno, quindi, esprimere la loro opinione, dare suggerimenti, sollevare dubbi. Per l’occasione sono stati riadattati alla strada degli “ultra PODS”, quei mezzi in funzione all’aeroporto di Heathrow dal 2012 e che ci accompagnano dal terminal 5 fino all’imbarco e viceversa.
Una nuova realtà
Il professor Nick Reed - direttore del progetto GATEway - è convinto che l’esperimento sarà un successo: “Sarà come far diventare realtà la fiction. Questo progetto darà al pubblico la possibilità di sperimentare in prima persona cosa significhi salire a bordo di una auto autonoma e di farsi un’opinione informata e consapevole sul futuro lungo le nostre strade”.
Attenzione Reale
il progetto GATEway fa parte di un grande investimento da 8 milioni di sterline del Ministero dei Trasporti per rendere il Regno Unito il Paese guida in Europa nella sperimentazione su strada delle auto robot. Un recente studio ha suggerito che in questo Paese lo sviluppo delle auto autonome, oltre a prevenire circa 25.000 incidenti stradali entro il 2030, potrà aiutare l’economia, con la creazione di 320.000 posti di lavoro e un aumento del prodotto interno lordo di oltre 50 miliardi di sterline. Sono in molti qui nel Regno Unito a prevedere che nel suo discorso alla apertura del Parlamento di domani la Regina faccia un accenno proprio al futuro sviluppo di questa e di altre tecnologie come possibili veicoli di crescita per la Gran Bretagna.