È una sorpresa certamente non gradevole scoprire che dopo anni di lento ma progressivo miglioramento della sicurezza sulle nostre strade, ora arriva un passo indietro. L’allarme è già scattato dai dati ACI-ISTAT sugli incidenti nel 2014, confermato anche dal consuntivo del primo semestre 2015 (+ 7,4% rispetto al 2014 solo nelle città). E un’ulteriore prova arriva dai controlli della polizia che hanno registrato un maggior numero di infrazioni in materia di manutenzione dei veicoli e, in particolare, delle gomme. Due rilevanti fattori di rischio per la circolazione.
Una situazione preoccupante che è stata illustrata durante la presentazione della 13ma edizione di Vacanze sicure, la campagna che si svolgerà dal 15 maggio al 20 giugno, frutto della collaborazione tra Polizia stradale e Assogomma, per verificare se e quanto gli automobilisti si preoccupino di mantenere in ordine i pneumatici delle proprie auto. Come prescrive l’art.79 del Codice della strada: chi non rispetta la norma, rischia una multa da 84 a 335 euro e 2 punti in meno sulla patente.
Allarme usato e ritoccato
Vuoi perché non si riesce più a far quadrare il bilancio, vuoi per una scarsa cura del veicolo, gli italiani non solo guidano auto sempre più vecchie (il 50% del parco circolante ormai ha più di 10 anni), ma tendono a trascurare proprio le gomme. Un problema che, in realtà, sottolinea Fabio Bertolotti, direttore di Assogomme, viaggia insieme con lo stato delle infrastrutture, perché “difetti del manto stradale, le buche per esempio, mettono a dura prova il battistrada”.
Il risultato è che, nonostante i controlli mirati delle forze dell’ordine abbiano contribuito a una maggiore sensibilizzazione, sono ancora troppe le vetture che circolano con le gomme sgonfie, lisce, danneggiate, non omologate, non conformi e ultimamente anche “ritoccate”. Un fenomeno inquietante e illecito che colpisce il mercato dell’usato al quale ormai, per risparmiare, ricorrono sempre più automobilisti. Si tratta dei pneumatici riscolpiti, una tecnica per ricostruire le scanalature di una gomma rendendola praticamente uguale a un esemplare nuovo. Tale pratica, consentita per i mezzi pesanti, è assolutamente vietata per le auto che hanno battistrada più sottili e rischierebbero così di lacerarsi facilmente.
Per stroncare questo emergente mercato di illegalità, andare incontro ai consumatori e aumentare la sicurezza, la proposta di Assogomma è di rendere deducibile dalla dichiarazione dei redditi anche le spese sostenute per la manutenzione della propria auto, a cominciare da quella del cambio gomme.
Non esistono mezze stagioni
La legge parla chiaro. Si possono usare pneumatici invernali anche durante la bella stagione. Ma ci sono due rovesci della medaglia. Primo: le gomme “da neve” possono essere utilizzate per tutto l’anno a patto che il codice di velocità non sia inferiore a quello riportato sulla carta di circolazione. Secondo: che siano o meno conformi a quanto indicato sul libretto, i pneumatici invernali, lo confermano le prove in pista, quando fa caldo allungano lo spazio di frenata di almeno il 20% rispetto alle gomme estive. Il che significa, se si viaggia a circa 50/60 Km all’ora, quattro metri in più per fermarsi. “Tanto basta - ha spiegato Santo Puccia, dirigente della Polizia stradale – per provocare in città un tamponamento o peggio l’investimento di un pedone”.
Senza considerare il rischio di pene molto severe: chi causa un incidente per colpa delle gomme lisce e ferisce gravemente una persona (prognosi superiore ai 40 giorni) rientra nel nuovo reato di omicidio stradale che in tal caso prevede, oltre alla multa, la revoca della patente per almeno 5 anni.