SHANGHAI - La notizia qui in Cina ha fatto molto rumore: Apple ha annunciato di aver investito 1 miliardo di dollari nel servizio di ride sharing locale Didi Chuxing. L’operazione, ha spiegato il numero uno della “Mela” a Reuters, “servirà per una serie di ragioni, inclusa quella di capire meglio il comportamento del cliente cinese in alcuni mercati, oltre a puntare naturalmente a un forte ritorno economico del capitale investito”.
Fin qui l’operazione finanziaria, dietro però la mossa di Cook ci sono però una serie di conferme.
La prima che qui in Cina, Apple ha bisogno di consolidare immagine e vendite un po’ appannate negli ultimi mesi dalle restrinzioni del Governo sui servizi di condivisione online di film e libri.
La seconda è che la mobilità per Apple (e non solo) è un business dal quale è difficile stare lontani: Didi Chuxing è una sorta di Uber (Pop), privati cittadini che si trasformano in tassisti con una semplice app e vale da queste parti qualcosa come 11 milioni di “corse” al giorno. Avete letto bene: 11 milioni di passaggi giornalieri. Incredibile. E vi assicuro che i numeri continuano a crescere ogni giorno.
La terza è che la notizia è l’ennesima conferma non ufficiale dell’arrivo in futuro di una Apple Car ma che – attenzione – forse non sarà una vettura destinata alle concessionarie ma verrà utilizzata in servizi di ride sharing come Didi Chuxing oppure su car sharing marchiati “Mela”.