E’ un Sergio Marchionne sorridente quello che si presenta all’anteprima della nuova Giulia di Alfa Romeo. Il numero uno di FCA va subito al dunque: “La concorrenza ai tedeschi è iniziata già da qualche tempo ma dal punto di vista tecnico, la Giulia è oggi la migliore espressione di quello che siamo capaci di fare”. La berlina è solo la prima pedina delle tre nuove auto: “Il secondo modello del piano è già in produzione”. Marchionne non conferma ma sarà un Suv destinato ad arrivare in Europa a fine anno e il cui nome potrebbe essere Stelvio.
Marchionne: "Più di un miliardo" per la Giulia.
Terzo modello entro il 2017
La terza novità è attesa alla fine del 2017 e potrebbe essere l’ammiraglia (“non ve lo dico”, la risposta in proposito del manager italo-canadese), prodotta anche lei a Cassino. Per lo stabilimento campano sono previsti 3 mila posti in più entro il 2018. Per ora niente Alfa a Mirafiori (o a Pomigliano): se il marchio però dimostrerà di avere successo, tutte le soluzioni saranno valutate.
La Giulia Quadrifoglio da 510 cavalli arriverà nei 240 concessionari Alfa negli Stati Uniti in un numero limitato alla fine del terzo trimestre e a regime nel quarto. Una sola indicazione sugli investimenti per la Giulia: “Molto più di 1 miliardo di euro dei 5 previsti sul marchio”. Il ritorno di Alfa alle corse passa per i volumi: “Per finanziare la partecipazione alle competizioni, bisogna vendere le vetture e oggi è la prima tappa di un lungo viaggio in quella direzione”.
Mercati ok
Anche perché nel frattempo c’è una necessaria riduzione del debito di FCA, “alla quale Alfa darà un contributo importante a partire dal 2018”. Buone notizie dai mercati, con Europa e Cina che vanno meglio del previsto: “Nessuna revisione al rialzo degli obiettivi, nel caso li modifichiamo dal terzo trimestre”.
Dalla Giulia alla Fiat Tipo: “Non mi aspettavo il suo successo ma con quel contenuto e a quel prezzo, l’auto è eccezionale. E’ stata ideata e posizionata bene. Altavilla ci ha sempre creduto, io sinceramente di meno. Non ero sicuro neppure dell’ordine in cui è stata lanciata ma ho dovuto ricredermi”. Per chiudere con la guida autonoma: non solo Google. Marchionne è pronto a parlare anche con Leonardo - Finmeccanica, dopo che l’amministratore delegato Mauro Moretti ha manifestato l’interesse a un coinvolgimento dell’azienda nelle scorse ore.