Il motore dello sviluppo delle auto a guida autonoma gira a pieno regime. I colossi mondiali dell’innovazione, si stanno impegnando senza badare a spese per superarsi. Apple, Tesla, Google sono in lizza per primeggiare in questa fascia di mercato. Manca solo che scenda in campo anche il geniale eroe dei fumetti Marvel Tony Stark, alias Iron Man con le sue mirabolanti invenzioni. L’interesse dei grandi gruppi verso l’auto senza conducente indica che questa è la strada da seguire, il futuro che ci aspetta dietro l’angolo.
Come in tutte le cose, però, ci sono i pro e i contro. Se il domani dell’auto autonoma è spesso descritto come portatore di un mondo utopico, pulito, silenzioso, sicuro, è certo come anche questa medaglia abbia qualche rovescio.
Il giudizio dell'ex Casa Bianca
Ne ha recentemente parlato Jason Bordoff che, oltre ad essere un ex consigliere della Casa Bianca per i problemi energetici, è il fondatore e direttore del Centro Globale sulle Politiche Energetiche della Columbia University.
Il Professor Bordoff ha sottolineato tutti i vantaggi connessi alla diffusione delle auto robot. “Questi mezzi – ha scritto – accresceranno la sicurezza e l’accessibilità della mobilità, ridurranno l’impatto dell’inquinamento e della congestione, migliorando anche la situazione ambientale e rendendo più efficienti i trasporti”.
La possibilità delle auto di domani di comunicare tra di loro, la maggiore precisione dei computer alla guida, rispetto all’uomo, notoriamente soggetto a distrazioni e a stanchezza, saranno gli aspetti chiave per una strada più sicura.
Una recente ricerca della Goldman Sachs sostiene che il risparmio energetico, grazie soprattutto al mantenimento costante della velocità di crociera e alla riduzione della congestione, si attesterà negli Stati Uniti intorno al 30%. Non solo, le auto autonome, più leggere e meno ingombranti delle attuali, potranno camminare ravvicinate le une alle altre, creando un effetto ”scia” che, dicono gli esperti, abbatterà i consumi del 10%.
Inoltre fenomeni come Uber e più in generale il car sharing e il car pooling saranno incentivati con una conseguente spinta anche verso una più facile adozione di flotte a trazione elettrica. Auto più amiche dell’ambiente i cui maggiori costi potranno essere ammortizzati con maggiore facilità.
Grandi vantaggi e qualche dubbio
Ma, come si diceva, ogni medaglia ha il suo rovescio.
La prevista, netta diminuzione dei costi e la possibilità di utilizzare il tempo in auto per lavorare, riposarsi o divertirsi, potrebbero causare un aumento inaspettato della domanda di mobilità. Inoltre le auto autonome allargano potenzialmente la base dei guidatori, coinvolgendo anche teen ager e anziani, mettendo su strada ancora più persone, a discapito – ad esempio – del servizio pubblico.
Altro aspetto da valutare è la possibilità che i consumatori – in previsione di un uso diverso dell’auto, che non sarà più solo un mezzo di trasporto – scelgano modelli più grandi, quindi con più emissioni, riducendo così i vantaggi per l’ambiente.
Più robot alla guida, più auto in circolazione?
Questi timori sembrano trovare conferma in un recente studio delle Università di Leeds e Washington, oltre che dell'Oak Ridge National Laboratory, secondo il quale la maggiore convenienza delle auto robot potrebbe portare ad una crescita dell’uso dell’automobile, azzerandone i vantaggi in termini ambientali.
In conclusione – avverte il Professor Bordoff – serve uno sforzo maggiore per tradurre in realtà le promesse di miglioramento della qualità della vita che le auto autonome sembrano portare con se. Sarà necessario un supporto politico che crei legislazioni ad hoc per mettere in cassaforte i benefici economici e ambientali che si prospettano, attraverso politiche che incentivino comunque i trasporti pubblici e lo sviluppo delle infrastrutture.