In città viaggio con lo scooter e alcune volte anche in bici. E devo dire che continuo a vederne di belle. O meglio di brutte. Questa mattina, venendo in redazione a Roma, ho appuntato a mente una lunga serie di comportamenti scorretti in strada: telefonino ben piantato sull'orecchio per tutti (o quasi), la freccia è diventata un oggetto sconosciuto che forse sarebbe meglio togliere dall'auto (e non solo) per non disturbare il guidatore, si viaggia tutti a sinistra, in seconda fila si apre la portiera senza guardare se nel frattempo sopraggiunge qualche altro veicolo, la distanza di sicurezza è un concetto teorico lasciato nel cassetto, vecchi veicoli commerciali che a occhio non avranno visto un meccanico nell'ultimo decennio...
Si potrebbe continuare così all'infinito. Lo sapete bene. La cosa incredibile è che nessuno controlla niente. Mi direte che la Polizia Municipale o di Stato e tutte le altre forze dell'ordine saranno impegnate in altre - ben più importanti - operazioni. Giusto, anche perché una divisa, quella dell'Arma, ho avuto l'onore di indossarla. Resta il fatto che la strada sembra sempre più terra di nessuno. E la sicurezza stradale sembra interessare a pochi. Molto pochi.