L'Ivass ha organizzato una massiccia campagna di prevenzione in merito. Che comprende, primo fra tutti, la pubblicazione sul proprio sito (www.ivass.it, sulla destra della home page), dell'elenco delle imprese italiane ed estere ufficialmente abilitate ad operare nel campo della Responsabilità civile ai privati (ripetiamo: diffidate delle compagnie che possono commercializzare solo polizze per flotte, tipo alle società di noleggio, queste non possono vendere ai comuni automobilisti, sarebbero carta straccia).
Non solo. Sul sito è consultabile anche l'elenco degli intermediari con le carte in regola per esercitare nel settore (si chiama Rui, registro unico degli intermediari). Meglio consultarlo quando vi affidate a un broker o sedicente tale. In più, l'Istituto di vigilanza pubblica periodicamente, su segnalazione, nome e cognone delle compagnie "tarocche". Guardate anche quello, prima di stipulare un contratto, non si sa mai. E, ancora, tenuto conto del problema, nel caso in cui doveste avere bisogno di un ulteriore chiarimento o rassicurazione, l'Ivass sul suo sito mette a disposizione un'apposita area "per il consumatore" (banner in alto nella pagina).
Se non dovesse ancora soddisfarvi, potete chiamare il numero verde 800484641, dedicato proprio alla difesa degli automobilisti. Infine, sono guai anche per chi dovesse incappare in un incidente provocato proprio da un'auto che circola con polizza farlocca. In generale, per questa fattispecie di sinistri, il malcapitato non potrà neppure contare sul Fondo di garanzia vittime della strada. Che è tenuto, di prassi, a risarcire i danni solo in caso di auto senza assicurazione o provocato da un veicolo non identificato o con polizza stipulata con una compagnia fallita (in liquidazione coatta). A questo punto, non c'è scampo: se il responsabile del sinistro non volesse o non potesse pagare, non resterebbe che affidarsi a un'aula del tribunale.