E' un killer micidiale, che non perdona. Il colpo di sonno alla guida, che può provocare una catastrofe. Un fenomeno sottovalutato in termini statistici (difficile per le forze dell'ordine valutare in maniera scientifica se un sinistro è stato causato da un conducente che si è addormentato al volante) e che finora è stato incluso nel calderone delle cause dovute a "distrazione". Un calderone che, comunque, rapprenta la prima causa d'incidente stradale. Gli ultimi dati Aci-Istat (2014) lo dimostrano a chiare lettere: su 177.031 sinistri con lesioni a persone, la percentuale più alta (16,9%) è attribuibile alla distrazione (a seguire il non rispetto della precedenza e l'eccesso di velocità).
Ma è la scienza a fornire dati più precisi sulla questione. "Stando alle nostre indagini (pubblicate su Sleep, una delle più autorevoli riviste scientifiche del settore, ndr) - spiega Sergio Garbarino, a capo dell'equipe di ricerca che da anni studia l'impatto della sonnolenza come causa o concausa di un sinistro stradale - il colpo di sonno è responsabile, in tutto o in parte, di almeno il 22% degli incidenti sulle strade italiane". Quasi uno su cinque. Numeri da fare accapponare la pelle.